Sommario
Non è detto. Nonostante questo mito sull’incanutimento prova a contrariare i fatti da molto tempo, la connessione tra canizie e calvizie non è del tutto fondata. Se sei interessato all’argomento, leggi l’articolo fino alla fine: ti spiegheremo perché il colore dei tuoi capelli e una possibile caduta non sono correlati.
La formazione dei capelli grigi
Durante la fase anagen (cioè di crescita) del ciclo del capello, il follicolo (la parte del capello radicata nel cuoio capelluto) produce un rivestimento pigmentato grazie a cellule specializzate chiamate melanociti. Questo rivestimento può essere biondo, nero, rosso o castano in base alle caratteristiche genetiche di ciascun individuo. La crescita e la pigmentazione dura da tre a quattro anni e, passato questo periodo, il capello cade (fase telogen), prima che un nuovo ciclo di vita riinizi.
Per far sì che questo accada, il follicolo deve “ricaricarsi” entrando in contatto con la “riserva” di cellule necessarie alla crescita del capello. Quando questo avviene, allora viene prodotto un nuovo capello ricco di melanina. Ciclo dopo ciclo, i capelli crescono con il loro colore originale.
Con l’avanzare dell’età il processo deteriora: cominciano ad apparire capelli grigi, e poi bianchi, finché le riserve di melanociti si esauriscono completamente. Predisposizione genetica, invecchiamento ma anche condizioni di stress e carenze nutrizionali, sono tutti fattori che possono portare a una riduzione delle scorte di queste cellule e determinare la comparsa di capelli bianchi o grigi.
Capelli grigi e colorati a confronto tra mito e realtà
I capelli bianchi o grigi hanno le stesse caratteristiche fisiche dei capelli colorati, dal momento che nascono dallo stesso follicolo. La sola differenza consiste nel fatto che i capelli bianchi contengono pochi o nessun pigmento nel rivestimento del capello.
Secondo un diffuso luogo comune, i capelli bianchi sarebbero più spessi dei capelli pigmentati; in realtà, i principali esperimenti di laboratorio hanno confermato che i capelli bianchi crescono alla stessa velocità dei capelli pigmentati e hanno lo stesso diametro. Un’altra leggenda metropolitana è quella secondo la quale se si strappa un capello bianco, al suo posto ne crescerebbero molti altri – ma anche questo non corrisponde a fatti reali.
I capelli grigi sono più spessi e ruvidi
Il fatto che i capelli grigi possano essere più spessi e ruvidi rispetto ai capelli colorati, non significa che siano anche più sani. I capelli, indipendentemente dal loro colore, vivono secondo un processo di crescita e perdita che dipende esclusivamente da fattori genetici e dalla salute della persona.
Perdita dei capelli: differenze tra uomo e donna
Sebbene sia più frequente ed evidente nell’uomo, anche la donna non è esente della caduta dei capelli. In entrambi i casi, possiamo dare la colpa all’enzima 5-alfa-reduttasi, il responsabile della conversione del testosterone in diidrotestosterone, nonché causa della miniaturizzazione dei capelli all’interno dei follicoli. Ma se negli uomini il diradamento inizia dalla fronte e sul capo, nella zona occipitale, nella donna il diradamento si evidenzia con una minore densità dei capelli e senza zone specifiche. Per questo motivo, la perdita dei capelli nell’uomo e nella donna si misura in maniera differente. Per i primi si ricorre alla Scala Norwood – una classificazione su 7 livelli; per misurare la perdita di capelli al femminile si utilizza la Scala Ludwing, suddivisa in 3 livelli.
Rimedi contro il diradamento e i capelli grigi
Per migliorare la salute del cuoio capelluto e scongiurare una perdita di capelli maggiore, ecco cosa consigliano gli esperti:
- L’igiene è fondamentale: per evitare forfora e sebo in eccesso, detergere il cuoio capelluto con costanza. Sarebbe bene utilizzare prodotti senza additivi.
- Evitare lo stress: è opportuno di ridurre i livelli di stress fisico ed emotivo perché i capelli sono i primi a risentirne, diventando spenti e sottili. Per questo si consiglia anche di migliorare la qualità e la quantità del sonno.
- Condurre un’alimentazione corretta: oltre ad una dieta equilibrata, è meglio assumere legumi e ortaggi, facendo attenzione ad avere abbastanza Omega3 e vitamina B, A, C ed E.
- Rivolgersi ad un esperto così da recuperare quei capelli che hanno iniziato ad assottigliarsi e che non sono ancora del tutto atrofizzati. Questo può essere un rimedio per prevenire una perdita di capelli maggiore.
Esiste una relazione tra i capelli grigi e la caduta dei capelli?
Gli esperti sono molto chiari: non c’è nessuna relazione. I capelli grigi o bianchi non cadono né di meno né di più degli altri. Il fenomeno si verifica solo quando appare l’alopecia, mentre i capelli grigi appaiono per i motivi che abbiamo appena elencato. Ricordiamo anche che il tipo più comune di calvizie è androgeno, cioè determinato da cause genetiche.
Da dove nasce l’idea che chi ha i capelli grigi diventerà calvo?
Col tempo, questa bufala è stata passata di generazione in generazione. In realtà non solo non è vera, ma può anche succedere – e spesso è così – che chi ha capelli grigi o bianchi non accusi il minimo segno di calvizie, per tutta la vita.
Qual è il modo più affidabile per sapere se diventerò calvo?
Rivolgiti ad uno specialista. Anche se non esiste un test vero e proprio, è anche vero che un esperto potrà analizzare la situazione del tuo cuoio capelluto e capire se c’è da preoccuparsi oppure no. In genere, il vero segno d’allarme – quello che spinge le persone a prendere dei primi provvedimenti – sono i segni di capelli che stanno cadendo e non ricrescono. La cosa più importante è che la persona a cui ci si rivolge sia un vero professionista: se c’è da preoccuparsi, sarà in grado di identificare le cause immediatamente e, ovviamente, proporre una soluzione.
Per esempio, non tutti sono al corrente delle patologie di cadute di capelli di tipo temporaneo. Ciò significa che finito l’evento scatenante (farmaci, stress, shock…), i capelli ricrescono come se non fosse successo nulla.
Conclusioni
Se pensi di soffrire di caduta dei capelli, sappi che i capelli grigi non sono un indicatore di calvizie. Rivolgiti al tuo medico e con una diagnosi sarà già in grado di chiarire qual è lo stato di salute del tuo cuoio capelluto.