Sommario
La caduta dei capelli, se si verifica in quantità normali, è fisiologica.
In condizioni ottimali, ogni giorno perdiamo tra i 50 e gli 80 capelli che saranno sostituiti da altrettanti capelli. La cute è formata da follicoli piliferi, all’interno dei quali si formano i capelli che seguono un ciclo di vita suddiviso in tre fasi:
Anagen: ldurante questa fase, il capello si rigenera e allunga la fibra con una velocità di circa 1 cm al mese;
Catagen: lo stadio in cui avviene la progressiva sospensione delle funzioni vitali: il capello smette di allungarsi. Rimane in questo stato per circa 2-3 settimane, per poi entrare nella fase di riposo;
Telogen: la terza e ultima parte del ciclo vitale si caratterizza per un arresto della crescita del capello. Lo stesso rimarrà attaccato al follicolo per circa 100 giorni. Questa è la fase di riposo del capello che precede la caduta durante lo shampoo o la messa in piega con la spazzola.
I capelli che cadono lasciano il posto ad una nuova fase anagen all’interno dello stesso follicolo pilifero che porterà l’avvio di un nuovo ciclo di vita del capello; lo stesso dura mediamente tra 2 e 7 anni.
Quando la caduta dei capelli è un problema?
I termini effluvio e defluvio sono spesso utilizzati in ambito dermatologico e, soprattutto in quello tricologico, per indicare una perdita di capelli più o meno importante. Per poter fare una diagnosi adeguata e quindi intraprendere la cura più adatta, la prima cosa da fare è l’esame del tricogramma che rivela la condizione di salute del capello.
Se viene accertata una presenza di alopecia, cioè di perdita di capelli dovuta a cause genetiche o psicologiche, bisogna valutare se il fenomeno ha il carattere di effluvio o defluvio, che può manifestarsi acuto o cronico. I due sintomi possono verificarsi sia in fase anagen che telogen del capello.
Effluvio e defluvio
Per effluvio, si intende l’eccessiva caduta di capelli giornaliera (alcune centinaia, talvolta migliaia). Tra i tanti fattori, uno molto comune è lo stress. In questi casi però non si verificano danni al follicolo e, in condizioni di salute ottimali, il fenomeno è di tipo benigno e reversibile.
L’effluvio può colpire un numero altissimo di capelli (fino all’85%), provocandone una caduta diffusa che generalmente inizia dopo 12-15 settimane e può protrarsi per 3 mesi – tanto è la durata media della fase telogen. Trascorso questo tempo, la caduta di capelli si arresta spontaneamente ed i capelli ricrescono normalmente.
L’effluvio acuto è caratterizzato da una caduta molto vistosa, spesso causato da eventi stressanti psico-fisici e di breve durata.
L’effluvio cronico si caratterizza per una caduta dei capelli meno intensa ma costante nel tempo, che risente anche del cambio delle stagioni. Questo fenomeno può essere causato, tra i vari fattori, da carenze nutrizionali, assunzione di particolari farmaci, malattie sistemiche croniche.
A differenza dell’effluvio Telogen acuto, l’effluvio cronico non si risolve autonomamente e porta ad un diradamento progressivo della capigliatura.
Il defluvio è una modesta caduta di capelli — non ai livelli dell’effluvio — ma di tipo definitivo. Il fenomeno è causato dalla perdita progressiva del follicolo per sclerosi o atrofia: i capelli che cadono saranno in gran parte perduti. Il defluvio è spesso anche sintomo di alopecia precoce — se non è curata in tempo, potrebbe trasformarsi in patologia.
Il defluvio in fase anagen si caratterizza per una perdita dei capelli superiore alla norma. La stessa è causata da una disintegrazione dei follicoli piliferi che smettono così di nutrire il capello. Tra problematiche che possono provocare il defluvio in anagen, la più rilevante è data dalle alopecie cicatriziali: si verificano quando il follicolo pilifero è irreparabilmente danneggiato e sostituito da tessuto fibroso.
Il defluvio in fase telogen è il processo di perdita dei capelli tipico dell’ alopecia androgenetica. I capelli tendono a cadere in maniera moderata ma costante, con una progressiva riduzione dello spessore e della lunghezza.
Oltre all’alopecia androgenetica, il defluvio in fase telogen nelle donne può essere causato da problematiche come la carenza di estrogeni o dalla sindrome dell’ovaio policistico.
I vantaggi della visita tricologica
Quando si verifica una caduta di capelli anomala la prima cosa da fare è rivolgersi ad un dermatologo esperto, detto tricologo.
Ecco quali sono i vantaggi:
- sottoporsi alla visita del capello è del tutto indolore
- è necessaria quando si sospettano patologie come la psoriasi, la dermatite seborroica, tumori cutanei, secchezza del cuoio capelluto, forfora, alopecia areata, ma anche quando il processo fisiologico di rinnovamento dei capelli subisce delle modifiche, o l’aspetto dei capelli è cambiato notevolmente.
- la tecnologia aiuta a fornire parametri di riferimento precisi e puntuali, utili per valutare lo stato di salute della capigliatura (il numero dei capelli, rapporto caduta/crescita, densità dei capelli, dimensione del fusto)
- il medico farà la sua diagnosi e saprà consigliare i rimedi e i trattamenti più idonei a risolvere il problema per raggiungere risultati definitivi.
Vero e falso: cosa fa bene e cosa no?
Tagliare i capelli aiuta a rinforzarli
Falso: i capelli crescono a partire dal follicolo pilifero che si trova nella cute del cuoio capelluto. Tagliarne le estremità (parti che hanno esaurito la loro attività vitale) non incide sul ciclo di crescita e quindi non ne limita la caduta.
Le uova fanno male ai capelli
Falso: le uova contengono proteine che rendono i capelli robusti e lucenti.
Un impacco di olio d’oliva può rinforzare i capelli
Falso: meglio incorporare l’olio nella dieta. È un condimento che fa bene anche ai capelli soprattutto se ingerito.
Il fumo è nemico della salute dei capelli
Vero: oltre a invecchiare la pelle, il fumo impedisce l’assorbimento di alcune sostanze preziose per la salute del cuoio capelluto, come sali minerali e vitamine.
L’eccesso di bevande alcoliche è dannoso per i capelli
Vero: l’assunzione sistematica di alcolici danneggia i vasi sanguigni capillari che nutrono il bulbo del capello.
L’asciugacapelli indebolisce i capelli
Vero : in fase di asciugatura dei capelli, bisogna tenere il phon ad almeno 15 centimetri di distanza dalla testa, utilizzando il getto d’aria tiepida. Il calore eccessivo può infatti bruciare la radice dei capelli o indebolirne la struttura.